“…Altro punto di ritrovo, a Ponte Milvio, era l’osteria “Melafumo”. Lo strano nome se lo era guadagnato sul campo. Un giorno Pio IX al rientro da un giro in carrozza, passò davanti all’osteria con l’oste seduto tranquillamente sulla porta del locale. Visto il papa, l’uomo non si scompose più di tanto. Anzi, quando Emilio Alvarez de Castro, comandante il drappello delle guardie nobili di scorta alla carrozza gli si avvicinò e con tono burbero gli fece: “Non vedi il Papa? Che fai…”, come per dire inginocchiati e togliti il cappello, quello restando beatamente seduto, per nulla intimorito lo guardò si tolse la pipa dalla bocca e rispose: “Me la fumo”. Da quel giorno l’osteria si chiamò così. Emilio, tornato ancora fremente nel suo palazzo di via di Monserrato 20, raccontando l’episodio non si rese conto di aver contribuito alla storia e al successo dell’osteria Melafumo. (…)”
Remo Sisti
Era una meta domenicale prima che mio padre comprasse l’auto. Poi divenne diciamo una volta al mese. Sto parlando prima e dopo il millenovecento cinquantasei. Si prendeva il tram da Piazzale Flaminio a Ponte Milvio (Ponte Mollo per i Romani). Veramente una bella sorpresa questo articolo complimenti. Remo
Pino Coscetta
nel 1956 avevo sedici anni e in casa si parlava spesso del mitico Melafumo, poi un giorno ci capitai
per caso. La guardia nobile che aveva preso di petto l'oste perché non solo non si era alzato al
passaggio del papa ma aveva continuato beatamente a fumare, era un avo di mia moglie e in casa
sua l'aneddoto di “melafumo” veniva ricordato spesso.