“…Una delle più antiche osterie, superata soltanto da quella del Montone della quale parleremo più avanti, era la malfamata “Osteria del Moro” alla Maddalena, frequentata da diversi artisti del Seicento, a cominciare dal rissoso Caravaggio che anche qui lasciò il segno. Nell’archivio di Stato di Roma a Sant’Ivo alla Sapienza è conservata una querela per aggressione presentata contro il pittore il 24 aprile 1604 da Pietro da Fusaccia, garzone dell’osteria, che testimonia così l’aggressione subita: “… et havendoli portato otto carciofoli cotti, cioè quattro nel butirro e quattro nell’olio, detto querelato mi ha domandato quali erano quelli al butirro et quelli all’olio: Io gli rispondo che li odorasse che facilmente haverebbe conosciuto quali erano cotti nel butirro et quelli che erano all’olio, è montato in collera et senza dirmi altro, ha preso un piatto et me l’ha tirato alla volta del mostaccio, che me l’ha colto in questa guancia manca, dove son restato un poco ferito. Et poi si è drizzato et ha dato mano alla spada…”. Per fortuna del querelante, un compagno di bagordi fermò la mano del Caravaggio evitandogli di anticipare il dramma della Pallacorda che gli costò l’esilio da Roma”.
CARLO DI LORENZO
Bravi a citare questa nota d’archivio.
Pino Coscetta
Stabilire con certezza l’ubicazione dell’Osteria del Moro alla Maddalena è difficile perché nelle carte del processo al Caravaggio presenti all’archivio di Stato di Sant’Ivo alla Sapienza, è citata l’osteria ma non il numero civico. Considerando che Caravaggio avevo il suo studio in vicolo della Lupa e frequentava la Pallacorda che era poco distante dall’inizio di via della Maddalena, l’osteria poteva trovarsi nella parte alta della via verso piazza di Campo Marzio. Lì, fino al 1870 c’era un’osteria accanto ad un forno, il Forno Silenzi si trovava al numero 12 di via della Maddalena (dove oggi c’è la cioccolateria Lindt); A questo forno si servivano d’Annunzio e altri giornalisti del Capitan Fracassa e spesso lo citavano nei loro scritti. L’Osteria a fianco stava al posto dell’attuale macellaio Feroci, al 14. È un azzardo, ma considerando che a quei tempi i negozi molto spesso mantenevano la tipologia commerciale anche quando cambiavano padrone, non mi meraviglierei che l’Osteria del Moro fosse proprio lì.
Giorgio
Conoscevo già questo episodio. Cosa c’è ora al posto dell’Osteria del Moro?
Pino Coscetta
Stabilire con certezza l’ubicazione dell’Osteria del Moro alla Maddalena è difficile perché nelle carte del processo al Caravaggio presenti all’archivio di Stato di Sant’Ivo alla Sapienza, è citata l’osteria ma non il numero civico. Considerando che Caravaggio avevo il suo studio in vicolo della Lupa e frequentava la Pallacorda che era poco distante dall’inizio di via della Maddalena, l’osteria poteva trovarsi nella parte alta della via verso piazza di Campo Marzio. Lì, fino al 1870 c’era un’osteria accanto ad un forno, il Forno Silenzi si trovava al numero 12 di via della Maddalena (dove oggi c’è la cioccolateria Lindt); A questo forno si servivano d’Annunzio e altri giornalisti del Capitan Fracassa e spesso lo citavano nei loro scritti. L’Osteria a fianco stava al posto dell’attuale macellaio Feroci, al 14. È un azzardo, ma considerando che a quei tempi i negozi molto spesso mantenevano la tipologia commerciale anche quando cambiavano padrone, non mi meraviglierei che l’Osteria del Moro fosse proprio lì.